mercoledì 16 gennaio 2013

Mantella romantica per bambina...

...ovvero del come si fa a copiare i modelli che si vedono in giro.
Ancora lavori  maglia, lo so che divento a tratti monotematica, ma con questo freddo….
Oggi vi racconto di una mantella che non ho fatto io, ma la mia mamma, per mia nipote Barbottina; ho deciso di mostrarvela perché la trovo davvero deliziosa.
Siccome non posso pubblicare il modello in quanto è su una rivista di Mani di Fata ancora in vendita, ne approfitto per spiegarvi come faccio io a “copiare” i modelli che vedo in giro e che mi piacciono.
Innanzitutto scatto una foto, in genere lo faccio fare a mio marito perché mi vergognerei troppo se venissi scoperta. Supponiamo di riuscire a scattare una foto in cui si veda bene il capo come questa, anche se è un po’ mossa non importa.
Da questa foto appare chiaro che non è presente nessun bordo all’estremità inferiore, conto le colonnine e conto quanti punti compongono ogni colonnina e lo spazio tra due di esse; in questo caso si possono contare 13 colonnine e 13 spazi; sembra inoltre che ogni colonnina sia composta da otto punti al diritto e gli spazi da quattro al rovescio. Altra osservazione: dalla foto si vede la cucitura solo sul lato destro del capo, quindi sembrerebbe realizzato in un unico pezzo e dalla posizione della bimba è lecito supporre che la parte posteriore sia delle stesse dimensioni della parte anteriore.
Quindi quanti punti metto?
Il numero di colonnine per il numero dei punti che le pongono 13x8
Più il numero degli spazi al rovescio per il numero dei punti che li compongono 13x4
Il tutto raddoppiato per considerare anche il retro, quindi:
(13x8 + 13x4)x2=312 punti
Quindi imposto 312 punti e poi comincio subito alternando 8 punti al diritto e 4 punti al rovescio.
Quanto farla lunga? Dalla foto si nota che la mantella appare divisa in tre parti di cui la parte in mezzo è lunga più o meno dalla spalla al gomito. Misuro la destinataria della mantella dalla spalla al gomito e continuo a lavorare in modo uniforme fino a quella lunghezza.
Sempre osservando la foto si riconoscono chiaramente due righe in cui sono stati effettuati i cali quindi:
arrivati alla misura scelta si calano due punti per ogni colonnina al diritto, si prosegue senza ulteriori cali per la stessa lunghezza di prima e quindi si calano ancora due punti per ogni colonnina, si procede ancora per la stessa lunghezza e poi si chiude il lavoro.
A questo punto è il momento di fare le decorazioni.
Passo ad osservare la foto dei fiorellini da cui appare chiaro che ciascun fiore è realizzato da una catenella chiusa su sé stessa su cui sono stati alternati probabilmente un punto basso e tre o quattro punti alti in modo da formare i petali e si è fatto poi un ultimo giro a catenella.
I fiorellini sono poi cuciti tramite due petali alla mantella e poi al fiorellino seguente ed al precedente (a dire della mamma questo è stato il lavoro più lungo).

Infine la lavorazione sul collo è palesemente realizzata con tre punti alti chiusi insieme, una catenella di dieci punti fermata a metà sulla mantella e poi si ricomincia.
Credo che sia meglio realizzare le decorazioni dopo aver chiuso la mantella cucendo il lato aperto.
Questo è il metodo che uso io per realizzare i miei prodotti “magliferi”: osservazione, copiatura, variazione.
In effetti poi ognuna può fare le modifiche che desidera, non abbiate paura di provare!
Io la variazione che apporterei dovendola riprodurre è quella di utilizzare i ferri per il lavoro circolare, in questo modo si eviterebbe di vere la cucitura su un lato; per il resto, inventate voi.

Sferruzzate sferruzzate sferruzzate

Stefania


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