lunedì 28 ottobre 2013

Crostata alla zucca, zenzero e cannella


Una ricetta che lascerà i vostri invitati a bocca aperta, anzi chiusa per gustarla al meglio. I profumi che invadono la casa quando la preparo mi rimandano immediatamente nelle strette strade delle cittadine altoatesine, ai mercatini di Natale, al caldo avvolgente di una tazza di tè presa con  le persone a cui vogliamo bene, altro che la Petit Madeleine di Proust!

Credo che chi è appassionato di paesi nordici come me sarà attratto anche solo dall’elenco degli ingredienti, così diversi ma che riescono ad amalgamarsi per creare qualche cosa di veramente unico. Insomma, non tergiversiamo e passiamo subito alla preparazione:

Pulite una zucca in modo che i risulti circa mezzo chilo di polpa pulita (e magari intagliate bocca e occhi e utilizzatela per decorare l’interno ad Halloween), fatela a pezzi piccoli e passatela per 35 minuti in forno caldo a 200°. Nel frattempo fate una pasta frolla con la vostra solita ricetta, oppure compratela già fatta.

Quando la zucca è pronta (dovrà essere bella morbida) mettetela nel mixer e aggiungete un cucchiaio di cannella, un cucchiaino di zenzero, 180 grammi di panna, 80 grammi di zucchero di canna e un uovo, amalgamate il tutto e riempite la frolla con la quale avrete già foderato una teglia. Mettete in forno caldo a 180° per 30 minuti.

Sfornare e servire fredda.

lunedì 21 ottobre 2013

Costume da strega per Halloween: video tutorial


Eccoci ancora alle prese con i festeggiamenti per Halloween e con un nuovo costume spaventoso…


…beh insomma spaventoso, diciamo simil strega. Già perché non ho potuto resistere e la strega che mi è uscita è molto chic e mi ricorda un po’ la Madonna (Ciccone) dei primissimi tempi tutta tulle e volumi esagerati. Sono riuscita a convincere Barbabella a lasciarsi cotonare un pochino i capelli, ma lisci come li ha lei si sono appiattiti subito e, senza alcuna insistenza, si è fatta truccare come una vera star.


E cosa mi dite del cerchietto? Abbiamo abbandonato il solito e didascalico cappello a punta a favore di una sovrastruttura tutta rami contorti e ragnatele. In realtà la mia idea di cerchietto andava anche oltre, mi sarebbe piaciuto appendere dei ragni o altri insetti e magari anche qualche fantasma, ma in questo caso Barbabella non lo avrebbe mai indossato e così abbiamo raggiunto un compromesso. Sono comunque sicura che chi di voi vorrà copiare la mia idea sarà capacissima di personalizzarla.

Insomma, pur non essendo un’amante dei trucchi per la notte del 31 ottobre vi confesso che sono decisamente soddisfatta del risultato che ho ottenuto.

Ma non vi ho detto ancora la parte migliore: per realizzare questo abito non è stato necessario utilizzare né ago né filo, non c’è la minima cucitura, nemmeno nel cerchietto, ma sono sicura che le più attente se ne sono già accorte dalle foto.





Mentre annodavo i nastri di tulle la mia immaginazione volava e già mi vedevo con abiti da fata realizzati con lo stesso metodo e con il cerchietto pieno di stelle e stelline, oppure vestiti da dama primavera con tanti fiorellini sulla gonna e sui rami in testa, insomma questo metodo facile e veloce vi sarà utile anche a carnevale e non solo per le più piccine, ma anche per le ragazze, lo trovo infatti un look perfetto per la discoteca, che ne dite?

mercoledì 16 ottobre 2013

Risotto alla zucca





Zucca, zucca, zucca!
Halloween o meno ottobre è il tempo delle zucche e non potevo lasciarlo passare senza dedicare un post (o più di uno) a questi giganteschi e deliziosi ortaggi.

Non restate anche voi incantati a vedere quei deliziosi cestini con le zucche ornamentali che vendono in questo periodo in alcuni supermercati? A me piacciono tantissimo, con tutte quelle forme strane e bitorzolute, li guardo, li rimiro, li misuro mentalmente, ne immagino una disposizione in casa mia, poi penso che sarebbe solo per un mesetto o che al limite le potrei tingere con la vernice dorata e portarle fino a Natale, ma alla fine mi ritorna irrimediabilmente alla mente la mia immagine mentre pulisco quelle quattro zucchette ormai ridotte ad un cumulo di polvere e che mi intralciano nei lavori domestici. Nel giro di pochi secondi il colpo di fulmine diventa innamoramento, sodalizio e rottura senza che il prodotto abbia messo piede nel carrello (il mio studio sul decluttering sta dando i suoi frutti).

Fortunatamente la zucca ha ben altro destino, almeno a casa mia, molto più nobile seppur meno duraturo e l’idea che finisca in pentola la rende subito degna di un posto nella mia spesa.

Io in genere acquisto quella tonda verde oppure quella più lunga e gialla che ha i vantaggi di essere più facile da pulire e di non avere i semi e il mio piatto principe è il risotto.

Nella tradizione della mia famiglia hanno una posizione rispettabilissima anche i ravioli di zucca con gli amaretti nel ripieno e gli gnocchi dalla caratteristica colorazione arancione, ma vi confesso che io protraggo la tradizione del risotto perché lo trovo più facile e veloce da preparare e quindi più adatto alla mia vita di donna e mamma lavoratrice che entra in cucina alle sette di sera e mette tutti a tavola dopo mezz’ora.

Devo dire che il risotto io lo preparo abbastanza a naso, se volete le dosi esatte della mia ricetta potete trovarle su Unadonna.it:


se invece vi accontentate del mio naso…

…tagliate la zucca a pezzetti, mettetela in una casseruola con un po’ di olio in cui avete soffritto uno scalogno e fatela andare a fuoco medio, se vi pare che attacchi aggiungete pure un bicchier d’acqua. Quando schiacciandola con la forchetta vi accorgete che è abbastanza morbida potete ridurla in poltiglia con un frullino ad immersione e aggiungere il riso, se invece i vostri commensali apprezzano i pezzetti nel riso potete tenerla così. Fate rosolare il riso per un paio di minuti, poi aggiungete del vino bianco e fatelo sfumare. Cominciate quindi a cuocere il risotto normalmente aggiungendo il brodo di verdura quando si asciuga. Io in genere uso il vialone nano, ma devo dire che il vialone nano semilavorato o lavorato a macina dona decisamente un altro gusto al nostro piatto.

Quando il riso è cotto spegnere il fuoco e aggiungere un po’ di burro, mescolare fino a scioglierlo e aggiungere il grana. Se volete potete decidere di servire il risotto in una zuppiera oppure nella zucca svuotata, in questo caso dovrete fare molta attenzione quando estrarrete la polpa.

A proposito lo sapete come si intaglia una zucca di Halloween? No?

Beh, ecco il mio video tutorial…degno della notte di Halloween con coltellacci trapani elettrici e molta suspense….Buon lavooooroooo

giovedì 10 ottobre 2013

Costume da Cappuccetto Rosso per Halloween


Io non sono un grande amante di Halloween, a dire la verità preferisco le ricorrenze nostrane e a fantasmi e ragnetti preferisco decisamente il pan dei morti tipico della tradizione lombarda e non solo. Prima di venire a vivere in campagna, tra l’altro, pensavo che l’usanza di far passare i bambini porta a porta a fare dolcetto o scherzetto fosse solo americana, invece…..
E già, anche qui nella profonda campagna veronese la sera del 31 ottobre arrivano gruppetti di bambini a suonare il campanello ed io, ogni anno, mi faccio trovare impreparata. Sia chiaro che non lo faccio apposta, è solo che sono più portata a ricordare ricorrenze che vivo fin da quando sono bambina e questa me la dimentico; infatti corro in esplorazione dello scaffale dei biscotti alla ricerca di qualche caramella. Avanzi di Santa Lucia dell’anno precedenze ancora rigorosamente sigillati ce ne sono sempre perché i miei bambini non sono abituati a mangiare caramelle e non ne chiedono mai (un giorno vi racconterò il mio sconcerto quando ho scoperto che le maestre della prima elementare gliele danno come premio se sono buoni O_O).
Insomma non è che sia una festa molto sentita a casa mia, ma questa volta mi hanno chiesto di realizzare alcune cosette particolari, quindi mi ci sono dovuta confrontare. Inizio con il presentarvi il mio abito da Cappuccetto Rosso, io lo trovo delizioso e devo dire che con la mancanza di entusiasmo con cui avevo cominciato non credevo che sarei riuscita a realizzare qualche cosa che mi soddisfacesse. E invece….

Ho utilizzato del cotone per tovaglie a quadretti per la gonna ed uno rosso, in tinta, per la mantellina, ma non potevo resistere ed ho inserito anche del tulle rigido per fare la sottogonna e Cappuccetto è diventato un po’ principessina.
Il vantaggio è che questo abito può essere tranquillamente indossato anche a carnevale e se date un buon gioco all’elastico in vita si adatta facilmente a diverse misure. Io lo vedo bene anche su una ragazza per una festa a tema in discoteca, basta giocare tutto sulla camicia e mettere magari un top con una bella scollatura.

Su UnaDonna.it trovate il video tutorial per realizzaremantellina e gonna di cappuccetto rosso.

lunedì 7 ottobre 2013

I miei bambini e lo sport


Del corso di nuoto del sabato mattina, quello che frequentano i miei figli, e di come ne abbia delegato tutto l’onere a mio marito (d’altronde io lavoro il sabato mattina) ho già parlato, ma questo non è l’unico sport che ci piacerebbe che i nostri figli facessero.



Ritengo che il nuoto sia lo sport per eccellenza da far fare ad un bambino, innanzitutto perché è completo, nel senso che allena contemporaneamente tutte le parti del corpo, in secondo luogo perché avere dei figli che sono a loro agio nell’acqua e che sanno nuotare mi toglie un sacco di preoccupazioni per quando d’estate si va in piscina o in spiaggia. Qualcuno sorriderà, ma io sono di quelle mamme che infilano i braccioli ai figli ancora prima di uscire dallo spogliatoio e li obbligano a tenerli fino all’ora di andare a casa.

E gli altri sport?

Cominciamo da Barbabella, fino all’anno scorso ha fatto danza per le bambine della materna, in pratica imparavano a sentire la musica ritmando il tempo e cercando di fare qualche piccolo movimento tutte insieme. Siccome non volevo saperne di mandarla in una di quelle scuole in cui ti impostano subito  come una ballerina, con lezioni molto severe e tanta cura per l’aspetto fisico, ho scelto per lei una maestra (e quindi una scuola) fantastica, ma che mi costava mezz’ora di auto tutti i martedì (che per chi abita in città è normale, da noi è assurdo soprattutto avendo altre tre scuole nel raggio di due o tre chilometri). La maestra Giorgia si occupa di un gruppo di ballerini con abilità diverse (diversamente in danza), non so se è l’unica in Italia o ci sono alte esperienze del genere, ma prima di iscrivere Barbabella ho sentito una sua intervista che mi ha subito convinta a sceglierla. “Deve essere la danza per i ballerini e non i ballerini per la danza”. Questa semplice frase è una bomba atomica nel mondo di tutte quelle, ballerine o no, che ritengono di dover modificare il proprio corpo per renderlo perfetto al fine di poter svolgere qualche attività, ad esempio la danza. Godere della danza senza modificarsi per farlo. Come ormai avrete visto dalle numerose foto, Barbabella non ha proprio il fisico della ballerina ed il fatto che potessero metterle in testa idee strane mi preoccupava non poco. In effetti per due anni mi sono trovata benissimo e lei è stata felicissima.
Ora però che Barbabella ha cominciato le elementari a tempo pieno abbiamo deciso di farle fare solo nuoto. Il motivo principale è che arriva a casa da scuola che sembra aver fatto dieci ore in miniera, spesso si addormenta in auto e nel week end dorme al pomeriggio anche fino a tre ore. Non vorremmo si affaticasse troppo. Però ci sono un paio di attività che la attraggono molto: la ginnastica ritmica e il nuoto sincronizzato. Purtroppo il secondo viene svolto solo con attività agonistica con due ore di allenamento a giorni alterni e gare e concorsi nel week end, sarebbe bello se ci fosse la possibilità di farlo un paio d’ore la settimana, ma così non è previsto in nessuna delle piscine in cui si pratica. Per la ginnastica ritmica magari aspettiamo l’anno prossimo.

E Barbaforte?

Mio marito pensa che potrebbe fare qualsiasi sport perché è davvero portato per l’attività fisica. Ci piacerebbe il rugby perché crediamo che sia uno sport di grande umanità soprattutto per le relazioni che si creano in squadra e con le squadre avversarie, oltretutto il veneto è terra di rugbisti e ci sono parecchie società anche dalle nostre parti. Ha fatto una prova di judo e sembrava una patata rotolante, ma gli è piaciuto tantissimo. Con la prova di scherma è impazzito dalla gioia perché aveva spada ed elmo e l’istruttore ha detto che lo vedeva portato. Ma anche nel nuoto se la cava bene, se solo non avesse paura di bagnarsi gli occhietti. Insomma uno sportivo a tutto tondo e credo che, se ha preso da suo padre, prima o poi li praticherà tutti. Tutti con l’eccezione di uno.

Quando ero incinta di Barbaforte e abbiamo saputo che si trattava di un maschio ho subito notato che mio marito ci era rimasto male, gli ho chiesto come mai e lui, un po’ titubante,  mi ha risposto: “mica mi toccherà portarlo a calcio e allo stadio a vedere le partite?!”

Insomma Barbapapà odia il calcio, non lo sopporta proprio, non ha mai neppure visto una puntata di mai dire goal perché nel titolo c’era la parola goal e sinceramente non credo che accetterebbe mai che suo figlio o praticasse. Ciononostante ha dovuto ammettere che pure con il pallone se la cava, sia in attacco che in porta, insomma, un 100% sportivo!
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