lunedì 25 novembre 2013

La magia di Santa Lucia

A chi scrivete la letterina con i vostri desideri?
A casa nostra i destinatari sono Santa Lucia e Gesù bambino, ma le letterine passano sempre tra le mani di Babbo Natale perché, da quanto si vede in giro è l'unico fortunato possessore di cassette della posta dedicate e di un ufficio con tanto di scrivania e scorta di penne per leggere e smistare gli ordini.
 
Fonte: Pinterest
Perché questa scelta? Beh Santa Lucia bisogna (come si dice da queste parti), perché qui a Verona è da sempre lei che porta i regali ai bambini che, a quanto mi dice Barbapapà, per Natale ricevono solo oggetti utili tipo abiti e scarpe, i giocattoli sono tutti consegnati il 13 di dicembre. Ma i miei bambini hanno anche una mamma milanese e a casa mia è sempre stato Gesù bambino a portare i doni, giochi o vestiti che fossero.
Poi, non so per quale motivo, sia Barbabella che Barbaforte cominciano a dubitare della genuinità di Babbo Natale, forse perchè se ne vedono troppi in giro, forse perché quando erano più piccoli hanno sgamato il nonno travestito. Insomma non so perché, ma quando vedono un Babbo Natale la prima domanda che mi fanno è: “Ma è quello vero?” Come fai a rispondergli di sì se appena giri l'angolo ce n'è un altro, se da sotto la barba finta gli spunta un bel paio di baffi o, se come mi ha confessato Barbabella “Quel Babbo mi sa proprio che era una femmina: aveva le tette grosse”.

Per Santa Lucia il discorso è diverso. Intanto ce ne sono molto meno in giro, poi il fatto che abbia il volto completamente coperto da un velo e che non parli assolutamente aiuta molto il camuffamento.

E poi la Santa viene davvero la notte tra il 12 ed il 13 di dicembre, lo sappiamo bene noi che verso le otto di sera scendiamo in strada e ci uniamo a tutte le altre famiglie della nostra frazione per risalire la ripida strada ed arrivare là, nel punto in cui il nostro piccolo mondo isolato si interseca con la provinciale che dalla valle porta ai monti.
I bambini attendono con le lanterne in mano, ogni tanto qualcuno parte con il grido “vieni Santa Lucia” e loro tutti a gridare felici, ma anche intimoriti da questo avvenimento un po' misterioso. Si stringono alle mani dei genitori, si ritrovano tra compagni di scuola, si raccontano che cosa hanno chiesto nelle loro letterine.

I bambini sono trepidanti e sbirciano dietro la curva col desiderio di essere i primi a veder sbucare  il Gastaldo, poi l'asinello che traina il carretto ricolmo di doni ed infine Santa Lucia, seduta a cassetta, tutta vestita di bianco con il velo che le copre completamente il viso. È un grido fortissimo di gioia, l'emozione non si tiene più mentre il gruppetto si apre per far passare il carretto.

La Santa tira le caramelle e via di corsa tutti a raccoglierle. Poi, a volte, si ferma e, come è successo lo scorso anno, tre bambini di tre anni raccolgono tutto il coraggio di cui sono in possesso e l'avvicinano per recitarle la poesia che la maestra della classe dei granchietti ha insegnato loro. Gli altri li guardano ammirati, si sa che sono in pochi quelli che hanno il coraggio di parlarle direttamente, ma loro ce la fanno e senza più incertezze portano a termine la lunga recita e Santa Lucia porge loro delle caramelle, direttamente dalle sue mani. È la gioia.
Poi tutto il gruppetto scende seguendo lentamente il carretto fino ad arrivare giù dove alcune mamme stanno preparando frittelle e vin brulè per tutti. Ognuno ha portato qualche cosa, chi un dolce, chi da bere, chi semplicemente il proprio tavolo della cucina e, le volte che piove, c'è chi apre sulla strada il proprio garage per spostare la festa all'interno.
Le torte sono buonissime, ma anche le patatine, il Gastaldo regala ai bimbi giri sul carretto trainato dall'asinello, le famiglie si incontrano, si conoscono quelle nuove appena trasferite. E la Santa?
Nessuno chiede più di lei perché tutti sanno dov'è, e ovvio, sta distribuendo i doni a tutti i bambini e infatti...
Infatti quando torniamo a casa i regali sono lì che ci aspettano, magari un po' sparsi sulle scale che portano in sala perché lei era proprio di fretta, però ci sono. E la magia si compie completamente.

Credo proprio che con questa magia il mistero dei doni di Santa Lucia accompagnerà i miei bimbi per tanti tanti anni. Un po' come la loro mamma che sapeva benissimo che Gesù bambino erano i genitori, ma la Befana no! La Befana esisteva veramente perché era venuta a casa, tutta brutta e con i doni sì, ma solo dopo aver riordinato la cameretta e accompagnati dal carbone. Insomma la nonna Paola....ops, la Befana è venuta a trovarmi, l'ho vista, quindi avete voglia a dirmi che non esiste ;-)

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