mercoledì 13 marzo 2013

Abilmente 2013: il resoconto


Come tutti gli anni si è svolta a Vicenza l’edizione primaverile della fiera della manualità creativa, Abilmente e, come tutti gli anni, sono andata alla ricerca di materiali interessanti e di idee creative.
Chi c'era e chi mancava

La prima cosa che è saltata agli occhi, penso a chiunque ci sia andato, ma almeno delle visitatrici “esperte”, è che quest’anno le persone che visitavano i padiglioni erano davvero poche; beninteso, non che non ci fosse pubblico, ma rispetto alle passate edizioni si respirava davvero un clima diverso, ma soprattutto si respirava. Se infatti eravamo abituate a doverci spintonare per avvicinare gli stand più interessanti, questa volta, benché ci sia andata di sabato pomeriggio, non è stato così. Devo dire che ho particolarmente gradito la cosa, visto che abbiamo potuto visitare tutto e scegliere con calma cosa acquistare, però forse qualche cosa sta cambiando anche nel mondo dell’hobbistica femminile.

Ma la cosa che mi ha davvero messo tristezza è che all’appello, oltre al pubblico, mancavano anche parecchie bancarelle, in particolare mancavano tutti gli stand stranieri che mettevano in mostra i lavori più raffinati di pizzo, tombolo e merletto. E soprattutto mancava il mio amico Michael Powell con i suoi quadri al punto croce (di cui serbo una reliquia incompleta nell’armadio dei work in progress).

Detto chi mancava passo ora a raccontarvi chi c’era. L’unica zona davvero inavvicinabile era quella del cake design, sono riuscita a vedere solo l’esposizione delle torte che partecipavano al concorso torte da Oscar Tutte davvero bellissime ed impressionanti, ognuna rappresentava un film o un cartone animato, c’erano Mary Poppins e Toys, Colazione da Tiffany e Avatar, ma vorrei vedere chi avrebbe il coraggio di mangiarsi la torta di Schindler List con tanto di bambina col cappottino rosso; credo che debba esserci un limite a tutto ed in questo caso l’abbiamo davvero superato.

I banchetti erano poi più o meno gli stessi della scorsa edizione, ovviamente tutti tirati a lustro per Pasqua con uova, campane, pulcini, tessuti primaverili da colori tenui e tanta leggerezza.
L'atelier della sposa creativa
Bellissimi gli abiti da sposa dell’atelier della sposa creativa, ovviamente tutti realizzati con materiali particolari ed insoliti per questo tipo di abbigliamento; quindi al bando sete, mikado e taffetà per lasciare spazio a lana, cotone tinto con il tè e persino la pura e semplice carta.






Accanto agli abiti non potevano mancare i bouquet della sposa davanti ai quali sono rimasta davvero estasiata: eliminati i fiori freschi erano realizzati in maniera innovativa con materie semplici e magari di recupero. Devo dire che questi bouquet si adattano benissimo ad essere affiancati anche ad abiti classici e si adattano perfettamente anche in mano ad una sposa amante della tradizione.






Ogni persona che visita Abilmente ha i suoi gusti ed è in Fiera alla ricerca di qualche cosa di particolare che non trova altrove o che le è di stimolo, per cui dire quali fossero le novità più interessanti in modo assoluto è davvero difficile. Io ho apprezzato particolarmente i tessuti giapponesi e anche le pubblicazioni di sartoria di questo fantastico popolo, sebbene trovo che sarebbe difficile seguire un modello di cucito con le istruzioni sui cartamodelli scritte esclusivamente con gli ideogrammi. Buona parte del tempo l’ho poi passata in uno stand che vendeva i tessuti americani ad un prezzo davvero conveniente, ma con tutta la scelta che offriva è stato davvero difficile scegliere degli abbinamenti che potessero essere tutti coordinati, soprattutto non sapendo a cosa mi sarebbero potuti servire.

Se dovessi scegliere un espositore tra tutti da ricordarmi di questa edizione di Abilmente non ho dubbi: si tratta di Chiara Pizzinato, una stilista di Treviso, che realizza abiti molto semplici (saprei farli anche io), ma con tessuti davvero pregiati. Stoffe meravigliose che davvero non saprei dove acquistare (anzi se qualcuno avesse idea di dove comprare il taffetà con ricami giapponesi me lo faccia sapere). Purtroppo queste opere d’arte sartoriali avevano dei prezzi davvero proibitivi, almeno per le mie tasche, ma rappresentano il mio ricordo di Abilmente 2013.
Ecco altre idee creative:


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