Finalmente un po’ di relax
dopo il turbinio delle ultime settimane e la sfacchinata degli ultimi giorni. Oggi
finalmente trovo il tempo di rimettere insieme le idee e di risistemare le foto
dei progetti che sono andati in porto tra autunno ed inverno e di cui non ho avuto
ancora modo di raccontarvi.
Il primo di cui vi voglio
parlare è l’abito di Barbabella per il giorno di Natale; un abito un po’
insolito per il più classico dei tessuti festaioli: il velluto rosso.
Mi piacerebbe tralasciare
il fatto che sia io che mia mamma abbiamo cucito lo stesso abito, io per Barbabella
e la nonna per la cugina Barbottina (ma in blu) ed il risultato è decisamente
diverso, ma diverso diverso, proprio là dove ci sono le cuciture! Vabbè,
quarant’anni di esperienza di differenza vorranno dire qualche cosa o no?
In ogni caso le bimbe non
hanno notato alcuna difformità se non quella più evidente: per l’abito di
Barbabella ho dovuto sostituire il bottoncino che chiude lo scollo con un
nastrino, perché a Barbabella, come ormai ogni bit di questo blog grida, odia i
bottoni.
Il modello l’ho preso da un
libro che ho acquistato ad Abilmente e che credo che sia favoloso per la
semplicità dei modelli ed il gusto negli abiti proposti, ogni tanto penso che
me ne farei qualcuno anche per me. Il libro ha un titolo che lascia ben poco
all’immaginazione: “abiti per bambini” ed è di Carole Favero, lo consiglio
davvero a chiunque voglia intraprendere l’avventura del cucito usando le
proprie figlie come cavie.
Che altro dire? Beh,
Barbabella si sente una principessa!
Cucite cucite cucite!
1 commento:
Anche io mi sentirei una principessa con quell'abito!
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