sabato 21 febbraio 2015

Comprare la casa giusta è facile … se sai come farlo


Chiunque ci sia passato vi dirà che è stato un incubo. L’abbiamo sognata, desiderata, ce la siamo immaginata, ma ora che il momento di comprare casa è arrivato il sogno si trasforma in un incubo. Anche ammesso e non concesso che riusciamo veramente a trovare la casa che desideriamo al prezzo che vogliamo abbiamo un senso di timore che non ci lascia tranquilli.

“Starò facendo la scelta giusta?”

“E se poi si rivela un bidone?”

“Non è che mi stanno nascondendo qualcosa?”

Io ci sono già passata una volta e ci sto passando di nuovo e vi assicuro che l’esperienza non è mai abbastanza.

Gli errori della prima volta


L’ultima volta io e mio marito abbiamo comprato la casa in cui abitiamo, la nostra prima casa, totalmente di pancia. Vista, piaciuta, comprata.

Poco importa che fosse ancora in costruzione (io sono ingegnere edile e qualche piantina la so ancora leggere malgrado oggi faccia tutt’altro lavoro), poco importa che avessimo in programma di avere dei bambini e la suddetta casa fosse dotata di solo una camera da letto, poco importa che fosse a 5 km da qualunque forma di civiltà di nostro interesse. Io arrivavo da Milano nella campagna della Valpolicella e vedere tutte queste colline con vigne e peschi mi sembrava qualcosa di molto romantico con un nonsoché di vacanziero. Non ci abbiamo pensato quindi molto e l’abbiamo comprata al volo.

Fortunatamente dopo l’acquisto non si sono rivelati punti oscuri o fregature, l’unica fregatura ce l’eravamo tirata da soli. Ce ne siamo resi conto quando circa un anno dopo è nata la nostra prima figlia che è finita a dormire nel disbrigo con finestra e quando due anni dopo ho avuto un trasferimento a 50 km da casa. Vogliamo parlare quando poi dopo quasi tre anni è arrivato il secondo bambino? Cosa fare? Anche lui nel disbrigo!

Ecco la nostra casetta, luogo ideale per una coppia senza figli che apprezza il ritmo lento della campagna, si è rivelata un incubo per noi.

Questo mi è servito sicuramente d’esperienza e devo dire che fino ad ora, nella ricerca della nostra futura casa, sto tenendo duro e mi sto sforzando di usare la testa più del cuore. Al momento non abbiamo ancora risultati, ma vi farò presto sapere.

È da sola o accompagnata?


Qui da queste parti la misoginia regna sovrana e le volte che qualche agente immobiliare mi ha detto “magari la prossima volta torna col marito, o magari manda solo lui a parlare” non si contano. Ecco io quando sento queste cose inizialmente rimango esterrefatta, poi mi parte il fotone. E pensare che Barbapapà è ben contento di avere una moglie che si occupa di queste cose.

Comunque dopo che il fotone si è tranquillizzato ho elaborato una tecnica annullaagenteimmobiliarestraffottenteemisogino. Innanzitutto ho realizzato una scheda, una sorta di memorandum, da compilare on line o su carta con tutte le caratteristiche della casa. Vi assicuro che quando mi presento con quella già abbassano la cresta. In secondo luogo mi presento sempre con un metro laser “sa devo verificare un paio di misure”. È bellissimo vedere la faccia che fanno quando dalla borsetta escono nell’ordine la lista della spesa, il rossetto, il metro laser, l’agendina rosa, la scheda valuta casa e un pupazzetto dei miei figli o un pacchetto di figurine. Avevo pensato di portarmi anche lo sclerometro (serve per accertare la resistenza strutturale del calcestruzzo) ma mi marito dice di non esagerare. Comunque vi assicuro che hanno smesso di trattarmi da poveretta che più di supermercato e telenovelas non può capire e cominciano a darmi un po’ più di credito.

Adesso sono andata un po’ troppo per le lunghe, ma vi invito a seguire il mio prossimo post in cui andrò un po’ più sul tecnico spiegandovi in pratica cosa fare per valutare un immobile quando andate a visitarlo per decidere se acquistarlo oppure no.

Alla prossima!

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