giovedì 20 marzo 2014

Junior Masterchef e la scoperta della cucina

È iniziato settimana scorsa e ha fatto molto parlare di sé, sia prima che dopo il debutto, sto parlando di JrMasterChef, il programma Sky in cui quaranta bambini si sfidano davanti ai fornelli per scoprire chi sarà il primo piccolo grande chef italiano.
Luca, il bambino austriaco che cucina un filetto di cervo impeccabileÈ il solito dilemma sulla presenza dei bambini in televisione e sull’opportunità di farli gareggiare tra di loro. Avrà un senso? Non è che poi i bambini si montano la testa o, al contrario, ci rimangono male? Io, sinceramente, da mamma, mi sono chiesta se l’avrei fatto vedere ai miei figli e, vi dico subito, che la risposta è stata sì. Ma andiamo con calma.
Pensando a dei bambini che si affrontano a suon di ricette ho immaginato che si trattasse di una gara tra la pasta in bianco e il toast al prosciutto; voglio dire, che ricette possono mai realizzare die bambini di nove anni? Quando io avevo nove anni, nemmeno potevo avvicinarmi ai fornelli e mi sentivo una specie di eroina, perché mia nonna mi aveva insegnato a preparare la caffettiera con la giusta dose di caffè e di acqua, ma senza metterla sul fuoco però.
Luca, il bambino austriaco che cucina un filetto di cervo impeccabile
Così, quando mi sono messa a guardare jr Master Chef alla prima ricetta sono rimasta con la bocca aperta come un merluzzo appena pescato: Maltagliati, gallinella, gamberi e lupini su letto giallo di carote. Ma come?
Bambini che tirano la pasta a mano, usano termini da grandi chef – salvo poi non conoscere il significato della parola azzardo – e quella che fa la pasta con i petali da rosa che nemmeno passa il turno, io l’avrei fatta passare solo per l’idea! E i dolci? Altro che il Piccolo Forno della Harber! Una divideva pure le uova, io ho imparato a 30 anni a dividere le uova!
Poi è arrivato il piccolo austriaco. Diciamolo, l’associazione bambino/cervo che cosa fa pensare? A Bamby? Anche io pensavo così, Junior Master Chef ci ha invece insegnato che se al giovane Luca dite Cervo, lui vi risponde con un Filetto di cervo con salsa ai frutti rossi.
Lars, il bambino che parla con gli ingredienti
Lars, il bambino che parla con gli ingredienti
Comunque il mio preferito in assoluto era Lars, il bambino norvegese, figlio di italiani, che parlava ai suoi ingredienti; mi sono sentita subito in sintonia, anche perché è un metodo che io uso spesso, diciamo che è il mio principale segreto in cucina. Insomma sfido chiunque a dire che lo spezzatino con le patate non venga meglio se sia i pezzetti di carne che le patate sanno esattamente come comportarsi per dare il massimo! Vabbè, alla fine Lars non è passato e, poverino, si è visto benissimo che era anche un po’ triste. Io in ogni caso spero ancora nel ripescaggio!
Venerdì pomeriggio ho fatto vedere la puntata ai miei bambini e ne sono stati entusiasti; il desiderio di mettersi a cucinare è grandissimo per tutti e due e adesso quando ceniamo, oltre a dare i voti ad ogni piatto (ma questo lo facevano anche prima e la pasta al pomodoro di Barbapapà ha preso unoinfinito), vogliono sapere come abbiamo fatto a farlo e questo lo trovo molto bello.
Già perché rispetto agli altri talent dove i protagonisti sono i bambini qui c’è il valore aggiunto dell’educazione all’interesse per gli ingredienti e vedere dei bambini che cucinano carote e zucchine non può essere che positivo. Insomma, se jr. Master Chef avrà successo può essere che avremo un nuovo slancio verso un’alimentazione più consapevole da parte dei nostri piccoli cuochi.
Come ultima considerazione lancio una proposta a Sky, visto il desiderio di emulazione dei bambini italiani, perché non lanciare anche una versione junior di “case da incubo”? O qualcosa del tipo Junior Colf Italia. Insomma qualche programma che faccia venire voglia ai nostri piccoli coinquilini di ordinare e pulire la casa, è un’idea no?
credits: juniormastechef.sky.it

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