mercoledì 18 giugno 2014

Il regalo alle maestre

Mi rendo conto che è un po’ tardi per parlarvi del regalo per le maestre, ma sono molto orgogliosa del mio operato (solo per la parte operativa perché l’idea l’ho clamorosamente presa in prestito poi vi racconto da chi) e, non potendo pubblicare le immagini prima della consegna ufficiale, ho dovuto aspettare di farlo dopo.



Barbabella ha finito la prima elementare e con le altre mamme abbiamo pensato di fare un regalino alle maestre che, per la cronaca, sono quattro, tre femmine e un maschio (per dirla con mia figlia); subito ci sono state le obiezioni delle più esperte (per essere una mamma esperta della scuola primaria devi avere almeno un figlio che frequenta almeno la quarta elementare, se fa la prima media è meglio) che hanno ricordato alle novelline che il regalo alle maestre si fa solo in quinta.

Vi dico subito che anche io sul regalo alle maestre ho qualche perplessità: con quale criterio si fa alle maestre dell’asilo e della scuola primaria, mentre ai professori delle superiori (delle medie non so perché per me le medie sono un buco nero) non si regala alcunché? Mi si è obiettato che noi siamo in tanti e in effetti è vero, però anche noi ci siamo sobbarcati per uno o più anni (io in genere almeno 3) i figli di qualcuno, eppure nessuno ci regala niente.

In questi anni ho ascoltato di delusioni amorose, tradimenti di amici, scoramenti scolastici, ma ho visto anche attacchi di panico, coma etilici sfiorati, arresti in gita, e potrei andare avanti per ore, eppure nessuno ha mai pensato di fare un regalo ai professori. Non che lo esiga, anzi, secondo me va benissimo così se no dovremmo assistere a pietose graduatorie di chi se lo merita e chi no (li conosco i miei alunni e non sempre hanno tutti i torti) e non vorrei mai finire nella lista dei cattivi, però è una riflessione che mi interessava fare e che mi è venuta in mente l’anno scorso quando un collega ha proposto di fare il regalo agli alunni
Ecco, proprio io quello non me lo sono sentita di fare; un bigliettino forse, una lettera, perché no, ma perché un regalo? Siamo stati bene insieme, voi andrete per il mondo, noi resteremo sempre lì e voi saprete dove trovarci, sempre disponibili come ai tempi della scuola. Questo è il nostro regalo.

Ma tornando alle maestre di Barbabella ve lo devo proprio dire: sono veramente fashion! Tant’è che dopo le prime settimane di scuola, parlando con le mamme delle femmine (sono 7 maschi e 7 femmine come 7 spose per 7 fratelli) abbiamo capito che praticamente tutte si sono sentite in dovere di fare critiche costruttive alle proprie madri per il fatto che non riuscissero a truccarsi la mattina prima di andare al lavoro. “Guarda che la maestra di matematica si trucca tutti i giorni!” e “La maestra di italiano ha sempre i tacchi, perché tu non te li metti mai?”. 

Insomma una gara per ricostruire l’immagine delle mamme in competizione con quelle mamme putative che sono le maestre della prima elementare. E tra le mamme, mentre le piccole estetiste/stiliste non sentivano “Ma quella di Italiano avrà il trucco semipermanente?” Osservazioni che credo a mia madre e alle sue colleghe non avrebbero nemmeno mai sfiorato il più lontano e piccolo lembo di cervello (anche perché la mia maestra, una sola, di semipermanente aveva solo i mocassini ed i pantaloni a zampa di elefante).
La maestra di inglese
La maestra di inglese
Cosa regalare allora? Soprattutto tenendo presente che i soldi sono davvero pochini. Io, che come è ormai noto propongo, mi offro e poi mi accorgo di non avere il tempo, ma ormai è troppo tardi, ho alzato la mano suggerendo di produrre delle bamboline da appendere al collo che riproducessero se non l’immagine almeno lo stile della maestra. Base: mollette vintage di legno per i panni che avevo ordinato dagli Stati Uniti un sei mesi fa circa e che giacevano in attesa di destinazione.
La maestra di italiano
La maestra di italiano

La maestra di matematica
La maestra di matematica
Ve la devo raccontare la faccia di mio marito quando mi ha chiesto che cosa conteneva il pacchetto proveniente da una sconosciuta cittadina dell’Oregon e io gli ho mostrato 10 mollette da bucato? Diciamo che se un giorno decidesse di lasciarmi gli darebbero la giusta causa e l’affidamento dei figli per incapacità di intendere e di volere della moglie.

Come dicevo all’inizio, però, l’idea non è mia, ma l’ho chiesta in prestito a Rita di Faccio e Disfo che produce delle Myselfie che dire meravigliose è poco. Ovviamente le mie non sono nemmeno lontanamente paragonabili alle sue (le sue hanno espressioni, particolari e dettagli, le mie beh, insomma, le vedete...) ma lei è una Artista con la A maiuscola e, se come me volete la vostra Myselfie, vi consiglio un giretto per il suo shop.
Il maestro di religione
Il maestro di religione
Il codino della maestra di italianoSono anche stata combattuta sul fatto di dire che le avevo fatte io, perché la pittura non è il mio forte, ma per quanto sia brava Barbabella non avrei mai potuto far credere alle sue maestre che le aveva fatte lei. Evvabbè, l’anno prossimo, partendo con un po’ più di anticipo sono sicura che potrò produrre qualche cosa di più riuscito, però a loro sono piaciute tanto e questo è sufficiente.

Le foto le avete viste, ho fatto dei ciondoli per le femmine e un portachiavi per il maestro di religione. Quella che mi piace di più è la maestra di italiano, perché è più caratterizzata (si veste spesso di bianco e nero e spessissimo con quel vestito rigato), poi perché sono riuscita a farle un codino. Come? Indovinate!

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