Del corso di nuoto del sabato mattina, quello che
frequentano i miei figli, e di come ne abbia delegato tutto l’onere a mio
marito (d’altronde io lavoro il sabato mattina) ho già parlato, ma questo non è
l’unico sport che ci piacerebbe che i nostri figli facessero.
E gli altri sport?
Cominciamo da Barbabella, fino all’anno scorso ha fatto
danza per le bambine della materna, in pratica imparavano a sentire la musica
ritmando il tempo e cercando di fare qualche piccolo movimento tutte insieme. Siccome
non volevo saperne di mandarla in una di quelle scuole in cui ti impostano
subito come una ballerina, con lezioni
molto severe e tanta cura per l’aspetto fisico, ho scelto per lei una maestra
(e quindi una scuola) fantastica, ma che mi costava mezz’ora di auto tutti i
martedì (che per chi abita in città è normale, da noi è assurdo soprattutto
avendo altre tre scuole nel raggio di due o tre chilometri). La maestra Giorgia
si occupa di un gruppo di ballerini con abilità diverse (diversamente in danza),
non so se è l’unica in Italia o ci sono alte esperienze del genere, ma prima di
iscrivere Barbabella ho sentito una sua intervista che mi ha subito convinta a
sceglierla. “Deve essere la danza per i ballerini e non i ballerini per la
danza”. Questa semplice frase è una bomba atomica nel mondo di tutte quelle,
ballerine o no, che ritengono di dover modificare il proprio corpo per renderlo
perfetto al fine di poter svolgere qualche attività, ad esempio la danza. Godere
della danza senza modificarsi per farlo. Come ormai avrete visto dalle numerose
foto, Barbabella non ha proprio il fisico della ballerina ed il fatto che
potessero metterle in testa idee strane mi preoccupava non poco. In effetti per
due anni mi sono trovata benissimo e lei è stata felicissima.
Ora però che Barbabella ha cominciato le elementari a tempo
pieno abbiamo deciso di farle fare solo nuoto. Il motivo principale è che
arriva a casa da scuola che sembra aver fatto dieci ore in miniera, spesso si
addormenta in auto e nel week end dorme al pomeriggio anche fino a tre ore. Non
vorremmo si affaticasse troppo. Però ci sono un paio di attività che la
attraggono molto: la ginnastica ritmica e il nuoto sincronizzato. Purtroppo il
secondo viene svolto solo con attività agonistica con due ore di allenamento a
giorni alterni e gare e concorsi nel week end, sarebbe bello se ci fosse la
possibilità di farlo un paio d’ore la settimana, ma così non è previsto in
nessuna delle piscine in cui si pratica. Per la ginnastica ritmica magari
aspettiamo l’anno prossimo.
E Barbaforte?
Mio marito pensa che potrebbe fare qualsiasi sport perché è davvero portato per l’attività fisica. Ci piacerebbe il rugby perché crediamo che sia uno sport di grande umanità soprattutto per le relazioni che si creano in squadra e con le squadre avversarie, oltretutto il veneto è terra di rugbisti e ci sono parecchie società anche dalle nostre parti. Ha fatto una prova di judo e sembrava una patata rotolante, ma gli è piaciuto tantissimo. Con la prova di scherma è impazzito dalla gioia perché aveva spada ed elmo e l’istruttore ha detto che lo vedeva portato. Ma anche nel nuoto se la cava bene, se solo non avesse paura di bagnarsi gli occhietti. Insomma uno sportivo a tutto tondo e credo che, se ha preso da suo padre, prima o poi li praticherà tutti. Tutti con l’eccezione di uno.
Quando ero incinta di Barbaforte e abbiamo saputo che si
trattava di un maschio ho subito notato che mio marito ci era rimasto male, gli
ho chiesto come mai e lui, un po’ titubante,
mi ha risposto: “mica mi toccherà portarlo a calcio e allo stadio a
vedere le partite?!”
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