Tempo di valigie, tempo di ansia, almeno per me.
Devo dire che il dover fare le valigie mi mette davvero in uno stato di apprensione per almeno un paio di settimane prima della partenza, mi preoccupo non tanto di dover scegliere cosa portare, ma di fare dei bagagli contenuti. A cosa è dovuta questa ansia?Diciamo che il problema è duplice, in primo luogo io sono quella che porta sempre di più di quello che serve perché penso sempre a tutte le eventualità: e se piove? E se fa freddo? E se c’è vento? E se usciamo la sera? E se ci capita di andare a camminare? Insomma devo avere tutto. Però fino a qualche anno fa non mi preoccupavo di questo: volevo portarmi tanti vestiti? No problem! Tanto avevo la rossa!
Apro una parentesi per la rossa che è la mia valigia che mi ha accompagnato in quasi tutti i miei viaggi (tutti tranne Santiago ovviamente); è un’enorme borsone semirigido con rotelle, dalla forma imprecisata e di colore appunto rosso. La rossa è l’incubo di ogni mio compagno di viaggio perché, una volta riempita con la mia tecnica guadagna spazio, raggiunge un peso esorbitante che la rende pressoché intrasportabile. Inoltre non avendo alcun appoggio stabile a parte la larghissima base tende a rivoltarsi e a distruggere i piedi di chiunque tenti di avvicinarsi. Insomma la rossa la devi conoscere e poi o l’apprezzi o la eviti, al momento sono io l’unica ad apprezzarla.
Come vedrete dai due video tutorial che ho girato per UnaDonna.it sono diventata minimalista almeno nelle valigie dei bambini, ed è già un passo avanti; sulla mia valigia ci sto ancora lavorando. E fortuna che mio marito si arrangia!
A dire la verità il problema reale non riguarda principalmente i vestiti che ormai sono diventati gestibili, ma il resto: giochi, passatempi, libri ecc… sono quelli il vero guaio. Se poi non andate in albergo come me e decidete che non potete stare in vacanza senza il vostro amato Bimby, beh allora rassegnatevi come faccio io: risparmio lo spazio dei vestiti e porto il resto!
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