Finalmente mi
sono decisa ad utilizzare i ferri circolari. Vi confesso che inizialmente ero
scettica, perché avevo provato ad utilizzarli per delle prove in passato, ma mi
erano sembrati davvero scomodi e non riuscivo ad immaginare di poterli utilizzare
per un lavoro completo.
In effetti
il ferro più corto di quelli che si utilizzano abitualmente fa prendere una
posizione un po’ più scomoda, ma procedendo con il lavoro ci si rende conto che
è solo una questione di abitudine.
I coprispalle
che ho realizzato sono un unico pezzo senza nessun tipo di cucitura e mi sono
davvero divertita a vedere che prendevano forma mentre li lavoravo senza dover
attendere il tempo che in genere richiede la maglia per poter vedere il prodotto
finito.
Come si vede
dalle immagini ne ho realizzati due da donna e uno da bambina. Come al solito
non possiedo un modello preciso da seguire perché a me piace fare e disfare
finché non ottengo quello che ho in mente o qualche cosa di diverso ma che mi
piace di più.
Si inizia a
lavorare dalla parte inferiore. Per capire quanti punti mettere io in genere
faccio delle prove con un piccolo campione. Lavoro una ventina di punti per
qualche riga, poi misuro la larghezza che ho ottenuto e faccio le debite
proporzioni. Questo perché il numero di punti cambia a seconda del numero dei
ferri che si utilizzano, il tipo di filato e la sua grossezza, ma anche della
mano di chi sta lavorando. Per non contare le misure esatte della persona a cui
il coprispalle è destinato.
Capite quindi che è inutile che io vi dica quanti punti ho messo per fare il coprispalle di Barbabella che ha 6 anni e veste 8 anni. Oltretutto ho utilizzato un filato di lana naturale eco che non è detto che si riesca a trovare ovunque. Quindi prendete la misura della circonferenza totale all’altezza del seno comprese le braccia, poi fate una prova con venti punti. Se con venti punti ottenete un campione largo a e la misura della circonferenza è b per trovare il numero di punti dovrete fare:
p=20xb:a
Chiaro no? Insomma moltiplicate per venti la circonferenza e dividete il risultato per la larghezza del campione.
Dopo aver
trovato il numero dei punti impostateli sui ferri circolari ed iniziate a
lavorare come d’abitudine. Io ho scelto dei punti che non richiedono la
presenza di un bordo. Infatti sia che lavoriate a coste sia che scegliate la
grana di riso, il lavoro non si attorciglierà su se stesso una volta finito. Se
invece preferite la maglia rasata vi consiglio di prevedere tre o quattro
centimetri di bordo a coste per evitare spiacevoli arrotolamenti.
Forse sottolineo
l’ovvio, ma il lavoro a coste prevede che si alternino un punto al diritto ed
un punto al rovescio, oppure due diritti e due rovesci e via dicendo. Il punto
a grana di riso prevede che si alternino un punto al diritto ed uno al
rovescio, ma nella fila successiva bisogna invertire in modo da lavorare il
diritto nel punto al rovescio ed il rovescio nel punto al diritto.
Con i ferri
circolari si lavora sempre al diritto nel senso che i ferri non vengono mai
scambiati e si procede come in una spirale. All’inizio bisogna avere l’accortezza
di non arrotolare la prima riga su se stessa, questo accade facilmente
soprattutto se state lavorando un modello da donna con tanti punti.
particolare della spina di pesce sulla spalla |
Il quartultimo
punto prima della spilla fatelo passare senza lavorarlo, quello successivo lo
lavorate e gli fate accavallare il precedente. Il penultimo non lo lavorate e
lavorate l’ultimo per poi accavallare il precedente. Così avrete calato di due
punti il lavoro. Per ottenere una specie di spina di pesce si calano due punti
anche dalla parte opposta, ma in modo che appaiano simmetrici, quindi lavorate
i due punti successivi insieme ed anche i due seguenti. In totale avrete calato
di quattro punti.
Fate la
stessa cosa anche dall’altra parte e continuate ad ogni giro fino ad arrivare
alla larghezza che avete stabilito per il collo quindi smettete di calare e
lavorate normalmente fino alla chiusura del lavoro con punto elastico.
Con questo
sistema vi appariranno magicamente le spalle ed il coprispalle avrà la sua
forma definitiva.
Per realizzare il modello con il collo aperto (quello più scuro nelle foto), individuate un punto leggermente a sinistra del centro del collo e, dopo qualche riga di collo lavorata in tondo, smettete di lavorare in cerchio e passate a lavorare in maniera tradizionale girando i ferri e lavorando un ferro al diritto ed il successivo al rovescio (sempre a coste però). Dovrete comunque usare i ferri circolari, almeno all’inizio, perché il lavoro è troppo stretto per passarlo sui ferri normali.
Procuratevi i
ferri circolari e provate anche voi, è davvero veloce e non dobbiamo nemmeno
fare la cosa più antipatica dei lavori a maglia: assemblare i pezzi!
Buon Lavoro!
4 commenti:
sai ch eli ho comprati anche io in passato?
Sono ancora nella loro confezione...
Ho anche la serie di ferri per i guanti, ma alla fine li uso solo per intrecciare le maglie quando faccio dei punti particolari.
Però mi fai venire voglia di provare, ma dopo Natale che ora ho troppa carne al fuoco!
Anche io ero un po' scettica, poi però dopo il primo non sono più riuscita a fermarmi!
Ferri circolari? Manco li conoscevo! Complimenti, comunque, per i tuoi lavori!
Grazie!
In realtà i ferri sono dritti, ma sono collegati da un tubicino di plastica che permette di lavorare in modo circolare. Sono adatti anche per realizzare le mantelle.
Posta un commento