Tra un’influenza e l’altra
abbiamo trovato anche il tempo (e la voglia) di farci una bella chiacchierata.
Questa è la ricetta
della mia mamma, lo so che non è la ricetta originale, corretta, giusta e
sacrosanta, lo so che a Cracco verrebbe un coccolone vedendo che non c’è né grappa
né vino bianco, ma a noi piacciono così perché vengono tanto leggere e gustose.
Spesso quando le offriamo a qualche festa vengono scambiate per chiacchiere al
forno perché mancano completamente della pesantezza di certe che si comprano.
Il trucco? Stendete la
pasta sottile, ma non troppo, perché se no bruciano subito quando le immergete
nell’olio. Io su sei posizioni della macchinetta la stendo fino alla posizione
5.
1 uovo
150 grammi di farina 00
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 bustina di vanillina
Succo di mezzo limone
1 pizzico di sale
Impastate tutti gli
ingredienti aggiungendo la farina a poco a poco; la quantità di farina potrebbe
infatti leggermente variare in relazione alle dimensioni delle uova, quindi
potrebbe bastarne di meno o servirne di più. L’impasto deve risultare liscio e
sodo esattamente come quando si fa la pasta all’uovo.
Lasciate riposare
dieci minuti, poi stendete la sfoglia, tagliate dei rettangoli in cui farete
anche due tagli al centro. Se volete potete anche fare dei nastri che
annoderete prima di friggerli.
Mi raccomando, non
lasciate seccare la pasta pria di friggerla, l’ideale sarebbe essere in due in
modo che uno può friggere mentre l’altro stende la pasta.
Friggete in olio per
frittura ben caldo avendo cura di non bucarle perché all’interno del buco si
accumulerebbe l’olio; lasciatele scolare sulla carta assorbente e poi passatele
nel piatto di servizio spolverandole con dello zucchero a velo. Se le mettete
in una ciotola non dimenticate di spolverare con lo zucchero a velo ogni
strato.
Noi ieri sera
abbiamo cenato con due uova di chiacchiere ed un buon tè! Che delizia!
A presto!
Cuocete cuocete
cuocete!
Stefania
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