Era da qualche giorno che volevo
pubblicare questa ricetta facile e veloci per Bimbiste, poi stamattina ho letto
del Linky Party di Topogina di questa settimana, quello sui dialetti; per
questa settimana la richiesta è di pubblicare qualche cosa in dialetto o con
riferimento ai dialetti. Bello! Potrei pubblicare la mia ricettina in dialetto,
vabbè, non è una ricetta tipica regionale, ma potrei scriverla come se dovessi
spiegarla a qualcuno in dialetto.
Certo che per me il dialetto è un
bel problema. Fino a sette anni fa, quando abitavo ancora a Milano, ero
convinta che le conversazioni in dialetto fossero cosa riservata agli anziani,
poi ho conosciuto un veronese, quello che poi ho sposato. Ricordo le prime
volte che uscivo con lui ed i suoi amici: ero sconvolta dall’uso continuo ed
inconsapevole che facevano del dialetto e quando raccontavo che a Milano i
giovani non comunicavano tra di loro in dialetto mi guardavano come se
arrivassi da Marte.
In effetti è così, a Milano il
dialetto stretto lo parla ancora solo qualche anziano, al limite i più giovani
usano qualche espressione dialettale, ma non ricordo di averne mai sentito uno
comporre un’intera frase in dialetto meneghino. In effetti se ci si pensa,
Milano è una città in cui c’è stata una forte immigrazione fin dagli anni
sessanta e, per quelli dalla mia generazione in poi, la necessità di comunicare
ha pian piano relegato il dialetto alle conversazioni con il nonno per
adottare, seppur con diverse cadenze dialettali, l’italiano.
Io stessa, per esempio capisco
perfettamente il mio dialetto, ma non sarei in grado di comporre una frase
intera in maniera immediata e forse anche pensandoci farei molta fatica. D’altra
parte ricordo che nella mia classe delle elementari io ero l’unica bambina che
aveva entrambe i genitori nati a Milano, come potevo comunicare con i miei
compagni se non in italiano? E a casa si parlava solo in italiano, quindi
dialetto addio.
Ora arriviamo alla mia ricettina.
Non volendo violentare la mia lingua, alla quale sono comunque affezionata, ho
deciso di ricorrere all’aiuto di mio marito e di tradurre la ricetta in un dialetto che
per me è ora abbastanza familiare: il veronese. Nota per i veronesi D.O.C. : è
una libera traduzione fonetica del parlato, nemmeno mio marito sa come si
scrive!
Supa de carote e brocolo
Zuppa di carote e
cavolfiore
Ghe vol:
Ingredienti:
sinque carote
cinque carote
un poco de brocolo
se te ghe l’è, ma se pol far de manco
un quarto di cavolfiore
piccolo (io ce l’avevo in freezer, ma potete farne a meno)
una seoleta
una cipolla piccola
formaio molo
formaggio spalmabile
late
latte
acqua
oio
olio
sal
sale.
Meti nel biceron del
Bimby la seoleta e masena con un par de colpi de turbo, zonteghe un cuciar de
oio e cosilo par tri minuti a zento gradi velocità uno. Mettere nel boccale del Bimby la
cipolla e tritare con un paio di colpi di turbo, poi aggiungere un cucchiaio di
olio e farlo soffriggere per tre minuti a 100° velocità 1.
Zonteghe le carote
netade e tajade a tochi e il cavolfior, quersi con mesa acqua e meso late e
cosi a velocità uno a zento gradi par vinti minuti. Aggiungere
le carote pulite e tagliate a tocchetti e il cavolfiore, coprite con metà acqua
e metà latte, cuocete a 100° per 20 minuti velocità uno.
Finio de cosar speta
che se sora un pochetin e masena il tuto a velocità diese par meso minuto (non
stasì a averghe paura). Metilo nela ciotola e zonteghe un cuciar de formaio
molo. Una volta terminata
la cottura aspettate che si raffreddi un po’ e poi omogeneizzate a velocità 10
per 30 secondi (senza paura). Disponete nelle terrine ed aggiungete un
cucchiaio di formaggio spalmabile.
Par tociàre emo usà
del pan nero. Per i
crostini abbiamo usato pane di segale tostato.
L’è na supa che ghe
piase ai buteleti! È una
ricetta che adorano anche i bambini!
4 commenti:
Ciao! Ho partecipato anche io al Linky Party..e ora vado a conoscere le varie concorrenti!
Tanto piacere, la tua zuppa sembra ottima, la proverò senz'altro!!
Frafra
la tua zuppa è da provare, bella l'idea di tradurla in dialetto.....è vero quanto dici riguardo Milano, è pressoché impossibile riuscire a parlare il dialetto con qualcuno, io l'ho sempre compreso bene (in casa i miei lo parlavano) ma non l'ho mai parlato...ora, invecchiando, mi ritrovo spesso a parlarlo con mio marito, ha cominciato a sgorgare senza sforzo...
Cara Stefi,sei promossa veronese DOC!! Complimenti per la ricetta e soprattutto per il dialetto (forse ha contribuito anche il Dal Cero??)ciao Fabia
Sicuramente! Da quando ho capito che piazzando qui e lá un po' di dialetto avevo molta più attenzione dai ragazzi mi sono applicata. Comunque ha contribuito anche mio marito... Sbuffando... Ciao e lunedì guarda nel tuo cassetto.
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